(Bisuschio, 20 settembre1901 - Milano, 1987)
L’artista varesino fu allievo di Enrico Felisari all'Accademia Ambrosiana di Milano. Si specializzò nella rappresentazione di paesaggi e dipinse, con tecnica raffinata e molto personale, montagne, laghi, marine, parchi, giardini e fiori ispirandosi in modo particolare ai luoghi natii, tra le Valli Ceresio e d'Intelvi.
Sono note e apprezzate le sue opere, che furono da lui esposte in numerose città d'Italia (Milano, Torino, Genova, Napoli, Como, Udine, Bergamo, Varese, Lecco, Novara, Trieste, Parma). A Milano, Aimetti espose in diverse mostre collettive, allestite nelle gallerie (Duomo, Ranzini, Camposanto, Guglielmi). All’Arengario di Monza il Comune acquisì-come si legge nella breve biografia pubblicata dal Comanducci-alcuni quadri che tuttora sono in quegli uffici. Numerosi anche i riconoscimenti attribuiti all’artista, come il premio Natale a Rapallo, il Città di Vigevano, il Città di S. Margherita Ligure, Biennale Città di Milano.
Come il suo amico Franzini (link alla scheda di Franzini) anche Carlo Aimetti coltivò la passione per la musica tanto da studiare al Conservatorio di Milano il violino e l'organo. Partecipò anche a concerti di musica sacra. La “Tucci” ha conservato copia della lettera con cui il 22 maggio 1972 ringraziò l’artista per il dono dell’opera “Giardino pubblico di Milano”.